Lavorando su noi stessi, come un’unione di anima e corpo, guidati dall’ispirazione divina che ci innalza verso una coscienza più angelica che terrena, intrecciamo i fili d’oro dei nostri sogni nelle trame stesse del nostro essere, dipingendo il percorso verso l’infinito con luminose emozioni. In questo lavoro su noi stessi, sia nell’aspetto fisico che spirituale, eleviamo il nostro essere, trasformando ogni passo in un’esperienza di natura divina.
Ronit Mandel Abrahami
La ricerca di Ronit Mandel Abrahami è davvero affascinante, poiché si basa sulla profonda idea della connessione tra l’universo e il corpo umano. Temi come l’espansione e restrizione, il finito e l’infinito, le connessioni tra il duale, le dieci sefirot e le lettere ebraiche sembrano essere il suo veicolo per avvicinarsi sempre di più a queste verità universali. Questa ricerca potrebbe davvero aprire nuovi orizzonti di conoscenza e comprensione del significato dell’introspezione del movimento attraverso l’isolamento, differenzazioni delle parti attraverso i muscoli scheletrici. Il suo obiettivo è risvegliare l’intuito il più possibile, ovvero la lente di ingrandimento che consente di vedere ciò che nella nostra società rimane invisibile a causa delle nostre limitate capacità percettive.
Ronit si immerge in un profondo mistero cosmico: l’interconnessione intrinseca tra ogni avvenimento nell’universo e le leggi primordiali della creazione, che si rispecchiano anche nei meandri del corpo umano.
Attraverso lo studio approfondito della creazione Cabalistica, si può intraprendere un viaggio alla scoperta di verità universali, aprendo un nuovo orizzonte di conoscenza e consentendo la rivelazione dell’essenza introspettiva del nostro io animico e corporeo profondo. Parliamo dell’apertura della coscienza attraverso l’ispirazione cabalistica senza presumere di conoscere i segreti, ma piuttosto di apprendere come utilizzare l’intuito per elevare la nostra percezione del rapporto tra il nostro corpo, il nostro “tempio,” e l’anima. Tutti noi abbiamo il diritto e il dovere di ascendere la scala della coscienza per evitare di rimanere intrappolati nel mondo materiale, che può imprigionare sia la mente che il corpo.
Esprimere il desiderio di avvicinarsi il più possibile a queste verità universali attraverso temi legati all’intero creato, come l’espansione e la restrizione.
Questa connessione tra il macrocosmo e il microcosmo ispira profonde emozioni e rappresenta un filo conduttore nella ricerca di Ronit.
La creazione cabalistica è un concetto complesso che coinvolge numerosi termini e concetti.
Ciò che Ronit desidera trasmettere è che nonostante viviamo in un mondo spesso diviso, all’interno di ciascuno di noi risiede una parte animica e divina. Questa parte ci fornisce informazioni e connessioni che ci aiutano a leggere tra le righe, soprattutto se scegliamo le opere giuste da consultare. Queste informazioni, talvolta, emergono dall’interno di noi stessi, aprendo la strada a una ricerca autentica, un’indagine che tutti noi, esseri viventi, dovremmo intraprendere. Questo processo fa parte di una dimensione misteriosa, magnifica e straordinariamente vasta.
Spesso quando si tratta di affrontare il corpo dal punto di vista del movimento, dell’alimentazione o anche della salute, si utilizzano dei protocolli. Oggi più che mai, che viviamo nell’era dell’omologazione, è sempre più frequente curare la malattia e non il malato.
Curare la malattia e non il malato fa sì che nella mente umana inconsciamente vogliamo l’omologazione, che ci diventa utile per utilizzare i protocolli, ma la verità viaggia su altri canali, il canale è quello della bellezza della differenza, la distinzione tra gli elementi. Anche usare il termine “metodo” è solo un modo convenzionale per descrivere una ricerca che si basa proprio sulla differenza e la peculiarità degli esseri viventi.
Questi concetti profondi, tanto complessi quanto ancora sconosciuti nei loro vari strati di coscienza e comprensione, li accogliamo nel santuario del nostro corpo. A livello pratico, li intrecciamo con discipline come l’allenamento fisico, le forme artistiche come la danza e persino un’attenta cura della salute, permettendo così a ogni angolo della nostra coscienza di risvegliarsi. Attraverso tali veicoli, iniziamo il delicato processo di scoperta e reclamo del nostro corpo.
Dal punto di vista pratico, è comprensibile che chi svolge un lavoro come il mio, incentrato sul corpo, si aspetti da me una maggiore enfasi sulla parte pratica. Pertanto, è logico che io fornisca spiegazioni dettagliate riguardo ai vari movimenti ed esercizi.
Ronit è costantemente impegnata nella creazione di esercizi che seguono questi concetti, consentendoci di esplorare le parti meno conosciute del nostro essere, partendo dalla dimensione fisica rappresentata dal muscolo scheletrico, il quale è strettamente connesso alle articolazioni.
Tuttavia, ciò che interessa a lei, più di ogni altra cosa, è che il suo metodo incorpori una componente propedeutica che vada al di là dell’aspetto pratico. Il suo lavoro ha un impatto profondo sulla formazione e sulla crescita personale, influenzando molteplici aspetti della vita delle persone.
Continua a creare variazioni e nuovi esercizi, anche partendo da movimenti ginnici più comuni. Ciò che conta non è solo l’esercizio in sé, ma anche il fatto che, quando eseguito con una coscienza più elevata, anche un esercizio apparentemente banale può assumere aspetti completamente diversi.
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